Citata in un documento dell’inizio del XIII secolo, ha origini più antiche, come testimoniato dai reperti archeologici di epoca romana rinvenuti in zona. Sorta nei pressi dell’importante via Julia-Claudia, che con i suoi due rami collegava il mare Adriatico al fiume Danubio, deriva il toponimo dal personale latino CASSIUS, cui va aggiunto il suffisso –ACUS; non manca però chi ritiene che il nome vada riportato al periodo dell’invasione degli avari o al termine turco “hasok”, ossia ‘cosacco’.
Possedimento, nella prima metà del Duecento, dei nobili Montegnacco, fu dotata di un castello, costruito probabilmente sui resti un fortilizio romano, la cui proprietà passò, nel corso dei secoli XIII e XIV, da una famiglia all’altra, con l’intervento del patriarca di Aquileia: assegnato dapprima ai Della Torre, pervenne poi ai Savorgnano e ai signori locali, finché, nella seconda metà del Quattrocento, tornò definitivamente ai Montegnacco. Restaurato nel 1480 (per l’occasione fu coniata una moneta d’oro), non subì assedi né saccheggi e non venne mai distrutto.
La storia successiva alla conquista, nel 1420, di quasi tutto il Friuli da parte della Repubblica Veneta, ha seguito quella dei territori circostanti che, dopo l’alternarsi, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, delle dominazioni francese e austriaca, finirono di nuovo nelle mani degli Asburgo nel 1814 e vennero annessi all’Italia nel 1866. Notevoli sono stati i danni causati dal terremoto del 1976. Del patrimonio architettonico fanno parte: il castello, del 1200; la settecentesca villa Deciani, circondata da un bellissimo parco, e la chiesa parrocchiale.